La strategia
Quando potremo guardare Bologna dal tram avremo una città migliore.
Sono oltre 400 le città del mondo che hanno sistemi tranviari, e di queste oltre 200 sono città europee (senza considerare la Russia). Il tram è infatti un mezzo di trasporto pubblico molto efficiente e vantaggioso soprattutto sulle dorsali portanti di città di medie dimensioni come la nostra. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Bologna, approvato nel novembre 2019, si pone l’obiettivo di trasferire 256mila spostamenti al giorno (per la città di Bologna) dall’auto o moto privata ad altri mezzi: trasporto pubblico, bicicletta, piedi.
Il tram migliora la qualità urbana perché non rappresenta solo l’occasione per la realizzazione di un’infrastruttura di trasporto ma di una riqualificazione urbana lungo l’intero tracciato. Si tratta di marciapiedi, piste ciclabili, verde urbano e rete dei sottoservizi. Una linea di tram ha costi di realizzazione che normalmente variano tra 15 e 40 milioni di euro al chilometro e che sono decisamente inferiori rispetto alle linee di metropolitana (una linea di metropolitana con tracciato interrato costa tra 100 e 200 milioni di euro al chilometro).
Inoltre, se i carichi di passeggeri da trasportare non presentano punte oltre i 10.000 passeggeri/ora per direzione, anche i costi di esercizio non giustificano il ricorso a sistemi di metropolitana. Va poi evidenziato come i cantieri per realizzare una tranvia siano complessivamente meno impattanti e con una minore durata di quelli necessari a costruire una linea di metropolitana. Il tram garantisce assenza di inquinamento atmosferico e presenta un consumo energetico, per posto offerto, inferiore a quello del filobus, nonostante entrambi siano alimentati attraverso la trazione elettrica.
Il tram inoltre garantisce anche un miglioramento quanto all’inquinamento acustico e all’impatto delle vibrazioni causate dai mezzi di trasporto pubblico su gomma.